Quantcast
Viewing all articles
Browse latest Browse all 18

Sull’ISIS e la giustificazione del terrorismo islamico

(di Paolo Margari)

Image may be NSFW.
Clik here to view.
LinkedIn
Image may be NSFW.
Clik here to view.
WhatsApp
Image may be NSFW.
Clik here to view.
Oknotizie
Image may be NSFW.
Clik here to view.
Email
Image may be NSFW.
Clik here to view.
Pocket
Image may be NSFW.
Clik here to view.
Print
Condividi

Image may be NSFW.
Clik here to view.
Oppressione ISIS in Iraq

L’oppressione in Iraq ad opera dei miliziani dell’ISIS

Il deputato del M5S Alessandro Di Battista, in un post sul blog di Beppe Grillo pubblicato sabato 16 agosto 2014 dal titolo “ISIS che fare?“, parla degli accadimenti in Iraq conseguenti alla creazione dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIS).

A differenza di altri post, questo è stato ripreso da numerosi organi di stampa in seguito a dichiarazioni del deputato che giustificherebbero il “terrorismo” dell’ISIS (e in genere il terrorismo delle popolazioni ribelli) sulla base della continua oppressione occidentale mossa innanzitutto da ragioni economiche e operata spesso con armi non convenzionali.

Probabilmente Di Battista ha espresso – coraggiosamente – un pensiero vicino a quello di molti ‘occidentali’ quando si assiste all’oppressione sionista in Palestina – si pensi al recente eccidio nella Striscia di Gaza, un lager a cielo aperto creato dallo Stato di Israele. E’ importante che se ne parli, visto che è un tema di grande attualità che oltre alla prossimità geografica potrebbe influenzare il corso della storia nei prossimi anni. E’ bene ricordare che nei giorni scorsi un collega di Ale Di Battista, Manlio di Stefano, aveva diffuso opinioni simili riprese sui social con toni negativi anche da parte di attivisti M5S (sarà stato un test?), ma evidentemente l’appeal mediatico del deputato romano, unito al fatto che questa volta non si è trattato di una breve dichiarazione su Facebook bensì di un lungo e dettagliato post pubblicato sul principale canale di comunicazione della principale forza di opposizione politica in Italia, è decisamente maggiore.

Il mondo islamico che ha conosciuto grande splendore in passato, in seguito a una continua oppressione occidentale, sta vivendo forse il suo tempo peggiore, caratterizzato da frammentazione, radicalizzazione e lotta in forme che per la loro apparente imprevedibilità forniscono grande credito agli appassionati di teorie del complotto.

Di certo, in medioriente e in numerosi altri paesi ex coloniali l’ipocrisia occidentale regna sovrana: si è preteso di esportare democrazia laddove non c’è controllo politico (si pensi all’Iraq) mentre sono state da sempre tollerate le peggiori nefandezze in termini di diritti civili e politici in paesi amici, a cominciare dall’Arabia Saudita.

Eppure, i paesi occidentali sono frutto di rivoluzioni, si pensi a quella inglese, francese, americana, alle guerre di indipendenza italiane. Le rivoluzioni sono cambiamenti di sistema, ma non dicono nulla sulla bontà del cambiamento che portano con esse. Per restare in Italia, anche l’avvento del fascismo è stata una rivoluzione, così come lo è stato l’avvento della repubblica. E tanto lo squadrismo fascista quanto i movimenti partigiani hanno rappresentato forme di lotta rivoluzionaria, in alcuni frangenti con azioni di ‘terrorismo’ mitigato dalle personalità e dalle circostanze. Fu terrorismo quello delle BR e delle altre realtà estremiste, rosse e nere, ma lo fu anche quello di stato che spesso manovrò decisamente questo estremismo. E’ stato terrorismo anche quello mafioso, probabilmente mitigato (o alimentato) dalla trattativa con parti dello Stato. Dietro ogni terrorismo c’è sempre un potere, palese od occulto, che non sempre rispecchia quello di chi combatte sul fronte.

Il terrorismo è certamente una valvola di sfogo, uno stimolo per coinvolgere coloro i quali ignorano il cambiamento e consentono agli invasori di proseguire indisturbati la propria opera. Ma quello dell’ISIS non è certo mosso da nobili ragioni, ma rappresenta una forma non troppo velata di pulizia etnica consistente nella rimozione delle minoranze non islamiche al fine di spianare la strada a un controllo pieno del territorio per l’instaurazione di un regime teocratico fondamentalista, quanto di più disumano, incivile e antidemocratico possa esserci. L’occidente ha una responsabilità in tutto ciò e ha anche il dovere di porre rimedio a un’ingiustificata escalation di violenza ai danni di civili innocenti.

Trovo quindi un errore elogiare o quantomeno giustificare il terrorismo tout court, sebbene, nella storia, alcune manifestazioni siano state dapprima necessarie, quindi benefiche per il progresso civile che hanno portato. L’ISIS è uno dei frutti dell’invasione occidentale in Iraq, conseguente alla destituzione del regime guidato da un dittatore ex amico Saddam Hussein, ma non rappresenta certo l’intero mondo islamico, oggi più che mai frammentato. Paradossalmente, c’è un interesse comune di USA e Iran nel contrastare l’avanzata dello Stato Islamico, che non ambisce certo a fermarsi al controllo di poche province irachene ma riguarda anche parte della Siria. Ad oggi a pagare il prezzo più alto sono state quelle popolazioni innocenti dell’area, come le storiche minoranze cristiane e yazidi, già martoriate di loro dai vari regimi che nella storia si sono susseguiti, dall’Impero Ottomano al regime di Saddam, quindi all’invasione americana per finire con i miliziani della resistenza islamica (dai media allineati definiti “insorti”).

Image may be NSFW.
Clik here to view.
Miliziani ISIS

Miliziani ISIS

In tutto ciò l’Unione Europea si continua a dimostrare incapace di esprimere una voce comune e le iniziative promosse da singoli stati che rimpiangono il proprio passato coloniale appaiono sempre in ombra rispetto a quelle di altre forze in campo.

Fa bene Di Battista a parlare apertamente del problema, che indirettamente riguarda anche l’Italia (e l’Europa), e fa bene anche a provocare sul fatto che il terrorismo in generale non può essere condannato sulla base di un punto di vista univoco che ignora le viltà occidentali, ma non si possono in alcun modo difendere le forme di lotta di forze violente, oscurantiste e retrograde come l’ISIS, un ottimo esempio del fallimento delle politiche occidentali (americane in primis) nella regione mediorientale.

 

Image may be NSFW.
Clik here to view.
LinkedIn
Image may be NSFW.
Clik here to view.
WhatsApp
Image may be NSFW.
Clik here to view.
Oknotizie
Image may be NSFW.
Clik here to view.
Email
Image may be NSFW.
Clik here to view.
Pocket
Image may be NSFW.
Clik here to view.
Print
Condividi

Reset Italia - Blog partecipativo di resistenza civile. Politica, economia, cultura. - Reset Italia


Viewing all articles
Browse latest Browse all 18

Trending Articles